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La produzione artistica di Roberta Maola è frutto di un processo rappresentativo composto di un doppio movimento, da prima la realtà fenomenologica viene  percepita e scomposta per essere compresa nella sua essenza, per poi essere successivamente ricomposta e rappresentata in modo inedito, originale, inconsueto e dissonante in maniera da restituire il processo di inferenza. Per tali presupposti l’ossessiva ricerca della perfezione formale, propria della scuola classica, è condizione imprescindibile della produzione dell’artista la quale ritrova nelle tecniche ad olio e del chiaro scuro i medium preferiti. L’alternarsi tra luce e ombra diventa complice nel generare tensione e svelare, allo spettatore, segrete dimensioni emozionali. Così l’artista ritorna all’essenzialità, mettendo tra parentesi le convenzioni sociali, soverchiando sovrastrutture giustapposte alla realtà che la etichettano pre-interpretandola, nascondendola e deformandola. In questo modo, l'arte rivendica ed assume legittimamente, il ruolo di strumento privilegiato di comunicazione, il più idoneo a contattare, in maniera immediata, i livelli più profondi ed autentici della coscienza umana.

 

Daniela Cocco

New York, Febbraio 2013

Roberta Maola's artistic production is the result of a representative process consisting of a double movement, in which the phenomenological reality is first perceived and decomposed to understand its essence, and subsequently recomposed and photographed in particulars, which restores the process of inference. Therefore, the obsessive search for formal perfection typical of the classical tradition is an essential condition of the artist's production, mainly characterized by oil and chiaroscuro techniques. The alternation of light and shadow becomes an ally for generating tension and revealing secret emotional dimensions to the observer. Thus, the artist returns to essentiality, putting aside social conventions, overcoming superstructures juxtaposed to the reality which is labelled through pre-interpretation, concealment, and deformation. In this way, art legitimately claims and plays the role of privileged communication tool, the most suitable to contact the deepest and most authentic levels of the human consciousness in an immediate manner.

 

Daniela Cocco

New York, February 2013

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